
Spiega l’autore dello studio
Questi risultati mettono in dubbio l’idea comune che il sesso si accompagni a vantaggi per la salute in ogni caso, spiega l’autore del lavoro Hui Liu. Finanziato in parte dal National Institute of Aging statunitense, lo studio si basa sull’analisi di dati relativi a 2.204 persone di 57-85 anni all’inizio del lavoro. “Sorprendentemente abbiamo scoperto che fare sesso una volta a settimana o più mette gli uomini anziani a rischio di eventi cardiovascolari; si tratta di un rischio quasi doppio rispetto a maschi coetanei non sessualmente attivi”, afferma Liu.
“Inoltre gli anziani che trovano particolarmente piacevole e soddisfacente il sesso con la propria partner hanno un rischio cardiovascolare ancora più elevato”. Probabilmente la fatica psicofisica associata a questa attività crea uno stress non indifferente sul sistema cardiocircolatorio dell’anziano. Inoltre potrebbero giocare un ruolo negativo medicinali o altre sostanze assunte dall’anziano per “aiutarsi” durante l’attività sessuale.
Tutt’altra storia per le donne: coloro che si dicono sessualmente attive e soddisfatte della propria vita sessuale presentano un rischio ridotto di soffrire di ipertensione nei 5 anni successivi. Probabilmente in questo caso entrano in gioco ormoni protettivi femminili rilasciati durante il sesso, nonché’ l’effetto positivo giocato dall’affettività e dall’intimità della relazione col partner.
